I rigassificatori sono strutture cruciali per l’approvvigionamento di gas naturale liquefatto (GNL) ai paesi che non hanno accesso diretto a giacimenti di gas. Ciò che distingue i rigassificatori è la loro localizzazione in mare. I rigassificatori, noti anche come navi rigassificatrici o FSRU (Floating Storage and Regasification Units), sono impianti mobili che consentono di convertire il Gas Naturale Liquefatto (GNL) dallo stato liquido a quello gassoso. Questi impianti svolgono un ruolo fondamentale nell’industria del gas naturale, consentendo il trasporto del gas attraverso i gasdotti e la sua distribuzione nella rete nazionale.
Il processo di rigassificazione avviene mediante lo scambio di calore tra il GNL e l’acqua di mare. Il GNL viene immagazzinato in serbatoi a una temperatura di circa -162°C e a pressione ambiente. All’interno degli impianti di rigassificazione, il GNL viene fatto passare attraverso una serpentina immersa in una vasca di acqua marina a temperatura ambiente. La differenza di temperatura tra i due fluidi provoca il riscaldamento del GNL, facendolo tornare allo stato gassoso e rendendolo pronto per essere introdotto nella rete di distribuzione nazionale. È importante notare che i due fluidi non entrano mai in contatto diretto, poiché sono separati dalla parete della serpentina.
Le navi rigassificatrici vengono rifornite di GNL dalle navi metaniere. Queste metaniere si avvicinano alle navi rigassificatrici e trasferiscono il metano liquefatto ai serbatoi delle FSRU. Una volta caricato a bordo, il GNL viene sottoposto al processo di rigassificazione utilizzando gli scambiatori di calore presenti sull’imbarcazione. Una volta rigassificato, il gas viene immesso nella rete di distribuzione nazionale.
In Italia, attualmente ci sono tre impianti di rigassificazione. Il terminal di Panigaglia, attivo dagli anni ’70, è situato a terra e ha una capacità annuale massima di rigassificazione di 3,5 miliardi di metri cubi. Il terminal di Cavarzere, vicino a Rovigo, è un impianto offshore attivo dal 2009 con una capacità annua di 8 miliardi di metri cubi. Il terminal di Livorno, sul Mar Tirreno, è affidato a un rigassificatore galleggiante chiamato FSRU Toscana, che ha una capacità annua di 3,75 miliardi di metri cubi.
Esploriamo le ragioni e i vantaggi di questa scelta strategica.
Accesso alle rotte marittime:
I rigassificatori in mare sono posizionati in prossimità delle rotte marittime principali utilizzate per il trasporto del GNL. Questa posizione strategica consente di accedere in modo efficiente alle navi cisterna che trasportano il GNL dai paesi produttori alle destinazioni finali. Inoltre, il mare offre spazi aperti e profondi che possono ospitare navi di grandi dimensioni e consentire loro di ormeggiare in sicurezza.
Facilità di approvvigionamento e costi:
Posizionando i rigassificatori in mare, si elimina la necessità di infrastrutture costiere complesse e costose. Ciò semplifica il processo di approvvigionamento di GNL, poiché le navi cisterna possono attraccare direttamente ai terminali di rigassificazione in mare. Questa soluzione riduce i costi di costruzione e manutenzione delle strutture terrestri associate.
Flessibilità e mobilità:
La localizzazione dei rigassificatori in mare offre maggiore flessibilità e mobilità. Poiché le infrastrutture sono galleggianti, possono essere facilmente spostate da una posizione all’altra, consentendo di adattarsi alle esigenze di approvvigionamento del GNL in diverse regioni. Questa flessibilità è particolarmente vantaggiosa in situazioni in cui le esigenze energetiche possono cambiare nel tempo.
Riduzione degli impatti ambientali:
Posizionare i rigassificatori in mare può contribuire a ridurre gli impatti ambientali rispetto alla costruzione di infrastrutture terrestri. Le strutture in mare sono generalmente progettate per minimizzare l’impatto sulla fauna marina e possono essere rimosse o spostate in caso di necessità. Inoltre, il trasporto di GNL via mare riduce le emissioni di CO2 rispetto ad altre fonti di energia più inquinanti.
Sicurezza e protezione:
La localizzazione dei rigassificatori in mare offre un livello aggiuntivo di sicurezza. Essi sono generalmente situati a una distanza sicura dalle aree residenziali, riducendo i rischi per la popolazione in caso di incidenti o fughe di gas. Inoltre, le normative internazionali e gli standard di sicurezza rigidi regolamentano la progettazione e il funzionamento dei rigassificatori in mare, garantendo un elevato livello di sicurezza.
In conclusione, i rigassificatori, inclusi quelli galleggianti come le navi rigassificatrici, svolgono un ruolo essenziale nel processo di convertire il GNL dallo stato liquido a quello gassoso. Sebbene siano state sollevate preoccupazioni sull’impatto ambientale, vengono adottate misure per mitigare gli effetti negativi e garantire il rispetto delle normative ambientali.
Foto di Roy Kim: https://www.pexels.com/it-it/foto/mare-navigando-vista-sul-mare-in-movimento-13378350/