Secondo il rapporto “European Road Freight Transport” di TransportIntelligence, nel 2022 l’autotrasporto europeo ha mostrato una crescita modesta, generando un fatturato di 450,306 miliardi di euro con un aumento reale del 3,5%. L’autotrasporto internazionale ha registrato una crescita del 6,4% e un fatturato di 139,318 miliardi di euro, mentre quello nazionale ha avuto un incremento del 2,2% raggiungendo un fatturato di 310,989 miliardi.

Tuttavia, la crescita è stata influenzata da fattori contrastanti. Nella prima metà dell’anno, le riaperture post-pandemiche hanno contribuito a un aumento, ma nella seconda metà si è verificato un rallentamento a causa delle conseguenze della guerra in Ucraina. I principali contribuenti al fatturato europeo sono stati Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Italia.

Per il 2023, si prevede una crescita più modesta con un aumento stimato del 1,4% per raggiungere un valore di 456,715 miliardi di euro. Ma, la riduzione del reddito reale dei cittadini, le difficoltà finanziarie e la debolezza della domanda esterna rappresentano delle sfide. Gli sviluppi dei prezzi dell’energia costituiscono un’incognita significativa. Il settore dell’autotrasporto sperimenterà un rallentamento, con una crescita prevista dello 0,5% per il trasporto nazionale e del 3,4% per quello internazionale. Bisogna sottolineare che nel primo trimestre del 2023, il settore dell’autotrasporto europeo ha subito una contrazione dei prezzi, interrompendo sei trimestri consecutivi di crescita.

Sia i trasporti spot che quelli a contratto sono stati colpiti da questa tendenza negativa. I prezzi dei trasporti spot hanno registrato una diminuzione di sette punti percentuali su base trimestrale, mentre quelli contrattuali sono diminuiti di 2,8 punti percentuali nello stesso periodo. Questa situazione è attribuita alla contrazione delle economie europee, che ha ridotto la domanda di autotrasporto e ha creato una maggiore concorrenza tra le aziende di trasporto, portando a una diminuzione delle tariffe. A fronte di ciò, non si prevede che i prezzi del trasporto su strada raggiungano livelli storicamente bassi come nel settore del trasporto marittimo dei container.

La contrazione dei prezzi è stata influenzata anche dalla diminuzione dei consumi mensili medi destagionalizzati e dalla riduzione dei prezzi dell’energia, compreso il carburante. Oltre questo va sottolineata anche la carenza di autisti che continua ad aumentare i costi salariali.

Per il secondo trimestre del 2023, gli analisti prevedono ulteriori riduzioni dei prezzi nel settore dell’autotrasporto europeo a causa della debolezza della domanda. Si prevede che solo verso la fine dell’anno la domanda potrebbe riprendersi, portando ad un aumento dei prezzi dei trasporti.

Fonte:

https://www.trasportoeuropa.it/notizie/autotrasporto/lautotrasporto- europeo-ha-rallentato-nel-2022/ https://www.trasportoeuropa.it/notizie/autotrasporto/noli-autotrasporto- vanno-in-rosso-in-eu-nel-primo-trimestre/